Fisioterapia e leadership

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Possiamo definire la leadership come l’arte di essere il numero uno?

NO! È l’arte di essere il numero giusto.

La leadership è un argomento molto particolare, ciascuno di noi attribuisce a questo termine un diverso significato. Più precisamente: le immagini, i pensieri le sensazioni provocate dalle parole leader o leadership sono profondamente legate sia al vissuto di ognuno, sia agli stereotipi dell’immaginario collettivo. 

C’è chi pensa che migliorare le sue capacità di leadership sia un’opportunità per aumentare la sua efficacia nel rapporto con pazienti e collaboratori.

C’è chi pensa che la leadership non si possa acquisire ma che sia un dono.

C’è chi pensa, invece, che la leadership rappresenti solo una forma di comando caratterizzata da un mix tra autorità e carisma.

C’è infine chi non è curioso (o addirittura superficiale) e non si è mai soffermato veramente a riflettere su questo argomento o ad approfondirlo.

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Va detto subito che le definizioni di leadership, nel campo delle scienze sociali, si sono moltiplicate nel tempo e che ad oggi non ne esiste una su cui siano tutti concordi

Sociologi, filosofi, psicologi, storici, antropologi e scienziati politici hanno lavorato con prospettive disciplinari molto diverse. Leadership è la sostantivazione del verbo inglese to lead, comunemente usato per tradurre il latino ducere (il che ha influito sullo sviluppo storico del suo significato).

Oggi però i profondi cambiamenti sociali e culturali hanno generato la necessità di un nuovo concetto di leadership.

Viene meno il concetto di orientamento al comando e assunzione di responsabilità a favore di una più ampia idea di agente che favorisce lo sviluppo di un sistema. Spesso, in molti settori che vanno dallo sport alla politica, si tende a confondere leadership e carisma.

È chiaro che ci sarebbe ancora molto da scrivere per ridefinire un ambito che unisca diverse discipline e che, nello stesso tempo, sia trasversale in molti aspetti della nostra vita. In famiglia, nel mondo del lavoro, nello sport, nelle comunità religiose ci sono leader che utilizzano diverse forme di leadership, molto spesso in modo inconsapevole.

Sì perché la leadership non è solo una. Esistono diverse modalità per manifestare la leadership e, nel tempo, se ne creeranno sicuramente delle altre.

Stili di leadership

Quali sono le caratteristiche che una nuova e moderna figura di leader deve avere?

Di seguito riporto i sette principali stili di leadership:

1. STILE DIRETTIVO

Utile in caso di crisi e/o emergenza (impartisce ordini, senza se e senza ma)
Focus (Superare l’emergenza, es. salvare una vita)

2. STILE FORMATIVO

Utile nei periodi di cambiamento (convince spiegando, è riconosciuto dal basso)
Focus (le informazioni e la sapienza come punti di forza)

3. STILE AFFILIATIVO

Utile per lavorare sull’integrazione e gestione dei conflitti (Crea armonia ma non è orientato ai risultati se non quello della qualità delle relazioni nel team)
Focus (lavoro sull’armonia e sull’equilibrio del team)

4. STILE PARTECIPATIVO

Utile per ottenere il massimo dai collaboratori (specializzato nell’arte di delegare e motivare)
Focus (molto orientato all’ascolto per aumentare il numero di soluzioni)

5. STILE BATTISTRADA

Utile per stimolare azioni  (faccio io, vado avanti per primo, seguitemi)
Focus (esempio, imparate da me) 

6. STILE COACHING

Utile per programmare (analisi, pianificazione e feedback)
Focus  (ti aiuto a crescere, cresciamo insieme in modo programmato)

7. STILE VISIONARIO

Utile per creare senso di appartenenza  (attribuire significato, valore, speranza in qualcosa)
Focus (visione del futuro coinvolgente)

Se fosse tutto qui, se fosse tutto così semplice, da domani tutti avrebbero le informazioni necessarie per essere buoni leader. Ma, quando cerchiamo di creare delle schematizzazioni didattiche per capire un fenomeno o una situazione, rischiamo di avere da un lato un buon quadro generale della cosa ma dall’altro una serie di nozioni mancanti che possono limitare la nostra comprensione.

Tuttavia mettendo insieme troppe informazioni sul tavolo rischiamo di fare confusione.

Il mio punto di vista

Per questo ho deciso di darti il mio punto di vista:

la leadership si ottiene quando capacità personali e professionali si adattano al contesto in funzione di un obiettivo.

Se non hai informazioni di qualità non sarai mai un leader con uno stile formativo, se non hai capacità di visione non avrai mai uno stile di leadership visionaria, se non hai competenze da coach non potrai usare lo stile coaching e così via…

Questo fa scendere tutti noi con i piedi per terra: la leadership si basa su competenze e capacità specifiche che devono essere poi supportate da altre più generali come il carisma, il pensiero sistemico, la persuasione ed una comunicazione efficace.

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Ma torniamo al moderno concetto di leadership.

Un leader moderno, che ha come obiettivo la crescita di un gruppo e dei singoli componenti, adatta i diversi stili di leadership in base agli obiettivi, al contesto e alle persone. Questo potrebbe farci pensare ad un aspetto decisionale da parte del leader che in qualche modo agisca alterando la realtà.

Un vero modello (o uno stile di leadership situazionale) non esiste. Facciamo l’esempio di una riunione. Dobbiamo progettare il lancio di un nuovo servizio del nostro centro di fisioterapia. Le persone coinvolte dovrebbero:

  • avere la visione generale più chiara
  • avere più informazioni sugli obiettivi o sulle possibili opzioni
  • migliorare le capacità di cooperazione di lavoro in team
  • capire come organizzare il lavoro a livello temporale
  • vedere un esempio da parte del leader su come va svolto il lavoro.

È facile capire quanto sia difficile prevedere quale stile di leadership assumere in un determinato contesto. L’esigenza potrebbe cambiare in ogni momento.

Una domanda (o un’obiezione) da parte di uno dei tuoi collaboratori può, in pochi secondi, ribaltare completamente la situazione. Ecco perché, insieme alle capacità di comunicazione, la flessibilità e la sensibilità sono le caratteristiche più importanti per un leader moderno.

Le persone che guidi potrebbero essere oggi motivate da un obiettivo o da una visione; magari un domani il desiderio potrebbe essere il valore di lavorare in un gruppo di pari. Essere ispirati e motivati dalla vision e dalla mission aziendale oggi ma domani da altro, questa è la realtà!

In quanto leader devi avere la sensibilità di leggere il tuo gruppo nel tempo e in ogni situazione, individuando gli equilibri del team, gli elementi che portano valore e quelli che ostacolano la crescita.

Il leader del futuro è un leader consapevole della necessità di utilizzare i vari stili di leadership in relazione alla situazione o, meglio, al momento preciso. Deve, ovviamente, saper gestire le proprie emozioni e capire quelle degli altri. Deve, in poche parole e citando Goleman, possedere una buona dose di intelligenza emotiva.

Deve conoscere tutti gli stili di leadership e sapersi calare all’istante in ognuno di essi. Flessibilità e sensibilità saranno i fattori di successo.

Buona Leadership!

Immagine in evidenza: elaborazione grafica basata sulla copertina del disco “Follow the leader” (Korn, 1998). Il disco è stato 5 volte disco di platino e ha venduto 14 milioni di copie nel mondo.

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